Le prime notizie riguardanti questo mitico prodotto si hanno già da Varrone, scrittore dell’antico impero romano, che riferisce nel suo “De Re Rustica” dell’abilità degli abitanti dell’allora Gallia Cisalpina di produrre prosciutti salati.
Con il passare dei secoli poi le citazioni letterarie si susseguono, il processo di industrializzazione ha migliorato le condizioni igieniche mantenendo però intatto il gusto tipico di questo salume straordinario.
La differenza tra questo prosciutto e la molteplicità di prodotti simili presenti sul mercato è data dalla maestria dei produttori che si avvalgono di una tradizione millenaria e dall’aria particolare delle colline che circondano Parma.
Nel 1963 nasce il Consorzio del Prosciutto di Parma con il compito di valorizzare e tutelare il prodotto e per garantire agli affezionati consumatori il prodotto di qualità che richiedono. Attualmente le aziende produttrici sono più di 150.
Il disciplinare del Consorzio oltre a regolamentare la produzione delimita anche i confini entro i quali può essere prodotto.
L’intera lavorazione deve avvenire in un area della provincia di Parma che dista almeno 5 km dalla Via Emilia, a sud di essa, fino ad un altitudine di 900 metri, delimitata ad est dal fiume Enza e a ovest dal torrente Stirone.
Il comune di Langhirano è comunemente conosciuto come il cuore della zona di produzione del Prosciutto crudo di Parma.